Al contrario di ciò che si possa
pensare, non è per nulla scontato il motivo per cui si decida di
fare una capatina in questa splendida capitale... troppe le ragioni
per cui la città ti resta dentro, avvolgendoti tra le sue stradine
multicolore nell'abbraccio caloroso dei suoi abitanti.
Opto per una fuga di tre giorni a Marzo
2012 in compagnia di un caro amico, e come sempre utilizzo Trip
Advisor per trovare una sistemazione che possa essere economica ma al
tempo stesso dignitosa. La ricerca non si rivela semplicissima, dal
momento che la città è costellata di sistemazioni stile ostello
(con bagni in comune e camere tipo dormitorio) o hotel di lusso, ma
l'hotel d'Amsterdam sembra ciò che fa per noi.
Se
ci si sofferma sul piccolo ingresso riservato alla hall, l'idea di
proseguire alla scoperta delle camere sembra quasi un incubo.
Tuttavia, appena approdati al quarto piano e aperta la nostra doppia,
siamo rimasti positivamente sorpresi da tutto ciò che ci circondava:
la stanza era una tripla, molto grande e spaziosa, recentemente
rinnovata.
Il bagnato molto piccolo ma ben curato. Staff
disponibile e posizione abbastanza vantaggiosa, vicino a piazza
Leiden (5 minuti a piedi), punto di snodo di diversi tram e autobus
per l'aeroporto, e da lì via alla scoperta dei canali e dei vicoli
della città.
Non sono in grado di dare un giudizio sulla
colazione, in quanto mai provata. Ma sicuramente prenderei in
considerazione questo hotel nell'eventualità di un altro viaggio in
questa splendida città, dato l'ottimo rapporto qualità/prezzo, in
considerazione del fatto che gli standard degli hotel ad Amsterdam
sono nettamente inferiori rispetto a quelli del nostro paese
Il tempo è stupendo: giornate di
tepore primaverile, il sole ci sorride di continuo durante la nostra
esplorazione ai vicoli della città.
Il mercato dei fiori è uno dei punti nevralgici intorno a cui ruota la vita della capitale: coloratissimi tulipani ti salutano da miriadi di bancarelle lungo il canale, circondate da negozietti di ogni genere. Visitare la città a piedi ti dà un senso di euforia di fronte alla scoperta di nuovi e interessantissimi scorci, ma percorrerla in bicicletta è quasi un must... e noi non possiamo fare a meno di provare, noleggiando il mezzo per un paio di ore presso uno dei tantissimi punti di rent a bike dislocati nella città.
Strepitosa la pedalata al Vondelpark, dove persone di ogni età e di ogni razza colmano i loro polmoni di aria fresca prima di reimmergersi nella frenesia della città.
Ma il quartiere del Jordaan è quello che più mi emoziona... Bisogna partire dalla premessa di una mia stranissima fissazione, per fortuna -ho scoperto nel tempo- condivisa anche da qualche altro soggetto altrettanto atipico come me (almeno, però, non sono l'unica...): io letteralmente adoro osservare dall'esterno i palazzi o le case con le finestre illuminate, e immaginare la vita che scorra all'interno di quell'abitazione, a partire dai piccoli elementi di arredo che si riescono a scorgere dai vetri.
Mi piace immaginare cosa possano essere intente a fare le persone all'interno di una stanza, cosa possano cucinare solitamente e come trascorrano le loro vite... Bene, ad Amsterdam le case lasciano ben poco spazio alla mia immaginazione: vetrate ovunque, anche ai piani ad altezza marciapiede, e assolutamente sconosciuto l'utilizzo di tendaggi... Risultato? Ad ogni passo mi soffermavo per osservare dentro le case, col rischio di farmene dire dietro quattro!
Il mercato dei fiori è uno dei punti nevralgici intorno a cui ruota la vita della capitale: coloratissimi tulipani ti salutano da miriadi di bancarelle lungo il canale, circondate da negozietti di ogni genere. Visitare la città a piedi ti dà un senso di euforia di fronte alla scoperta di nuovi e interessantissimi scorci, ma percorrerla in bicicletta è quasi un must... e noi non possiamo fare a meno di provare, noleggiando il mezzo per un paio di ore presso uno dei tantissimi punti di rent a bike dislocati nella città.
Strepitosa la pedalata al Vondelpark, dove persone di ogni età e di ogni razza colmano i loro polmoni di aria fresca prima di reimmergersi nella frenesia della città.
Ma il quartiere del Jordaan è quello che più mi emoziona... Bisogna partire dalla premessa di una mia stranissima fissazione, per fortuna -ho scoperto nel tempo- condivisa anche da qualche altro soggetto altrettanto atipico come me (almeno, però, non sono l'unica...): io letteralmente adoro osservare dall'esterno i palazzi o le case con le finestre illuminate, e immaginare la vita che scorra all'interno di quell'abitazione, a partire dai piccoli elementi di arredo che si riescono a scorgere dai vetri.
Mi piace immaginare cosa possano essere intente a fare le persone all'interno di una stanza, cosa possano cucinare solitamente e come trascorrano le loro vite... Bene, ad Amsterdam le case lasciano ben poco spazio alla mia immaginazione: vetrate ovunque, anche ai piani ad altezza marciapiede, e assolutamente sconosciuto l'utilizzo di tendaggi... Risultato? Ad ogni passo mi soffermavo per osservare dentro le case, col rischio di farmene dire dietro quattro!
Lontano
dal "caos" (se così si può definire) dei quartieri più
frequentati della città, e dai suoi coffee shop, sorge dunque il
Jordaan, l'elegante quartiere residenziale, ricco di abitazioni
arredate in stile shabby chic, piazzette giochi per bambini e
ristoranti di classe. Una passeggiata a piedi o in bici alla scoperta
dei segreti del quartiere è d'obbligo!
Così
come la visita al blasonatissimo Van Gogh Museum: premetto
che la pittura degli artisti impressionisti è sempre stata la mia
preferita. Sono rimasta letteralmente col fiato sospeso di fronte ad
ognuna delle sue opere più famose, come i girasoli e la stanza, e
con enorme stupore di fronte ad altri capolavori meno conosciuti, da
cui non distoglieresti lo sguardo nemmeno per un secondo.
Un'esperienza meravigliosa!
Quando,
ad Amsterdam, cala piano piano il buio e le sue luci si accendono...
e tu, stanca per le scarpinate della giornata, chiedi un passaggio
al“taxi - bicicletta” che ti porta in giro per la città... e
soffermandoti a fare una foto a qualcosa che non sai, ma le cui luci
ti attraggono da lontano, e dall'altro lato della strada ti raggiunge
un passante, spiegandoti cosa tu stia fotografando in
quell'istante... beh, è proprio in questi istanti che inizi a
pensare che questo sia uno dei pochi posti, al di fuori del bel
paese, in cui verresti a vivere...
E
quando, alla luce di un nuovo giorno, sul treno diretto a Uitgeest
scendete a Koog-Zaandijk...
deciderete definitivamente di stracciare il vostro biglietto aereo di
ritorno e cercherete immediatamente un angolino in questo paradiso che
possa diventare il vostro rifugio per sempre! Il
piccolo forno e il vialetto che costeggia tante piccole case vi farà
sentire come all'interno di un'altra epoca, seppure a soli 15 minuti
di treno dalla città di Amsterdam. E di fronte a questo villaggio, al di là del ponte levatoio, scorgerete Zaanse Schans, il paesino incantato...
Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di un borgo costruito ad hoc per i turisti.. se così fosse, il loro intento è stato raggiunto nel migliore dei modi: il tempo sembra si sia fermato, l'atmosfera è sospesa tra le pale dei mulini a vento e il canale che attraversa le case verdi e bianche.
Un'esperienza indimenticabile, avvolta tra le note degli aromi di cioccolata provenienti dalla vicina area industriale.
Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di un borgo costruito ad hoc per i turisti.. se così fosse, il loro intento è stato raggiunto nel migliore dei modi: il tempo sembra si sia fermato, l'atmosfera è sospesa tra le pale dei mulini a vento e il canale che attraversa le case verdi e bianche.
Un'esperienza indimenticabile, avvolta tra le note degli aromi di cioccolata provenienti dalla vicina area industriale.
DOVE
MANGIARE
Non
ho assaggiato numerose pietanze dal menù, dal momento che le
porzioni sono abbastanza grandi, perciò limiterò la mia esperienza
all'antipasto a base di crocchette di formaggio caprino e al secondo
di carne e tre diversi purè di verdure.
Tutto molto delizioso.
Il
personale accogliente e disponibile nell'indicarci altri locali in
cui proseguire, successivamente, il dopo cena.
Sapevamo
che i ristoranti etnici ad Amsterdam si fanno pagare, ma essendo
amanti della cucina cinese abbiamo voluto provare lo stesso.
Da
fuori il ristorante ha la tipica struttura cinese, dentro nessuna
particolarità.
Abbiamo ordinato un antipasto a base dei soliti
involtini primavera e poi un riso e un secondo di pollo. L'arrivo dei
piatti principali al tavolo è preceduto dall'arrivo di alcune
piastre su cui mettere, successivamente, ciò che hai ordinato, in
modo che resti al caldo mentre lo gusti con calma: davvero carina
come idea.
Buono il sapore del cibo, anche se personalmente l'ho
trovato più speziato che in Italia.
pazza di amsterdam fin dall'adolescenza, ci sono stata parecchie volte...e ho tutt'ora un'amica che risiede in questa città.
RispondiEliminabravissima,gjina! il tuo "diario" rende bene l'idea....e mi ha fatto venire il desiderio di tornare ancora in questo magico luogo....
Sono sicura che, prima o poi, ci tornerò anch'io! :)
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