Assidua lettrice di racconti di viaggio (dei Turisti per Caso), e recensore costante su Trip Advisor per quel che riguarda hotel, ristoranti e posti da visitare… Questa sono io, e la mia idea di racchiudere in un'unica pagina, la mia, tutti gli svariati contributi relativi ai miei viaggi nel mondo reale e in quello del gusto, di modo che esperienze, sensazioni, colori, sapori e giudizi possano insieme mescolarsi nel diario di un'esperienza di vita.

Panico da viaggio? Ci penso io! Sarò lieta di aiutarvi in ogni piccolo aspetto organizzativo… Scrivete sul blog o alla seguente pagina facebook: www.facebook.com/viaggiarecongiudizio

Translate

venerdì 13 settembre 2013

SARDEGNA... day 7 (Il Sulcis)

Non potevamo immaginare che, ad una breve distanza di navigazione da Carloforte, ci fosse un'altra isola splendida ad accoglierci. 
E' la scoperta cui ci avventuriamo nel nostro settimo giorno di vacanza, "al secolo" datato come Mercoledì 12 Giugno. 
Il traghetto per Calasetta ci lascia proprio sulla punta nord occidentale dell'isola di Sant'Antioco, con Panda Pazza bramosa di nuove scoperte e nuovi sterrati. 
Imbocchiamo immediatamente la strada verso il sud dell'isola, nell'intento di percorrere il perimetro a girotondo, fino a ricollegarci alla terraferma attraverso il ponte situato poco fuori la città di Sant'Antioco. 
L'isola sembra riservarci quell'accoglienza e quel senso di calore mai totalmente ritrovati a Carloforte: sebbene decisamente più grande e collegata alla terraferma, quest'isola appare più selvaggia ma al tempo stesso meno aspra della vicina sorella.
I panorami sono da cartolina, le spiagge da fermo immagine: da Cala Lunga a Torre Cannai, passando per Cala de Saboni. Acqua cristallina, spiagge poco affollate e tanta vegetazione. 
Approfittiamo di una pausa in centro al paese per acquistare due pezzi di focaccia (non dimentichiamo l'eredità ligure delle due isole sulcitane), prima di riprendere la via che ci conduce alla terraferma.
Un ponte collega attraverso un piccolo istmo la maggiore delle due isole all'isola madre. 
La strada che da qui porta alla nostra destinazione finale (per la giornata) è una delle più interessanti e suggestive di tutta la vacanza. 
A sud verso Porto Pino, costeggiando stagni e acque del mar mediterraneo, fino a giungere a Torre Budello
Questa zona è piena di torri spagnole, alcune completamente diroccate altre in un perfetto stato di conservazione. 
Già nota dai precedenti diari la mia propensione nei loro confronti. 
Torre Budello è facilmente raggiungibile a piedi attraverso un brevissimo sentiero sterrato in mezzo alla tipica vegetazione mediterranea.
Ma è ancora qualche chilometro più avanti, superato Capo Malfatano, che ai nostri occhi si presenta un vero e proprio spettacolo della natura: ai piedidella torre posta proprio di fronte all'isola di Tuerredda, si stende una piccolissima baia di sabbia finissima, completamente deserta e avvolta da un sentiero che scorre, un pò ripido, giù per la vegetazione. Basta lasciare la macchina nel piccolo parcheggio ai bordi della strada e intraprendere la camminata. 
Alla destra del vostro già presissimo sguardo, si distende lei... la prima delle spiagge in stile maldiviano incontrate sull'isola sarda: Tuerredda, dal nome dell'isola che le sta innanzi. 
Una lingua di sabbia finissima che si protende sul mare.
Qualcosa di insolito rispetto alla solita baia: anzichè essere lambita dalle acque del mare, assumendo una forma concava, quasi ripiegata su se stessa, come la maggior parte delle spiagge che siamo abituati ad osservare, qui ci troviamo di fronte ad una lingua che si sporge fino ad insinuarsi tra le acque... quasi a fenderle come una lama.
E cosa dire di Baia Chia, la spiaggia in direzione Capo Spartivento, che con la sua costa lambisce non solo le acque del mare, ma quelle dello stagno adiacente?
Avrei gettato il mio orologio e fermato il tempo su quella spiaggia da favola: purtroppo, non sempre si riesce a prevedere ciò che ci aspetta.... e una donna può finire per dover rivedere tutti i suoi piani a causa di un fastidiosissimo appuntamento mensile...
A salvarmi, il vicinissimo bed and breakfast in cui decidiamo di trascorrere la notte:

ASA TANCA
5 su 5 stelle
Bellissima struttura in una delle zone più belle della Sardegna: Chia e le sue meravigliose spiagge.

La casa è circondata da un giardino a dir poco meraviglioso; la nostra camera era immensa e arredata da poco (mobili ikea dello scorso anno); poltroncine e tavolino all'esterno per godere della frescura sotto al pergolato; colazione molto ricca e abbondante, con "realizzazioni" della signora.

L'accoglienza.... quella un pochino meno... 
Non so se si siano insospettiti dal nostro ingresso "improvviso" nella struttura; eravamo nei paraggi e abbiam preferito andare direttamente di persona a verificare la struttura, piuttosto che chiamare per prenotare. 
Una volta giunti davanti alla casa, abbiamo sostato qualche minuto a motore acceso, leggendo tutte le recensioni di Trip. Probabilmente questo li ha un pò insospettiti.
 
Ma quando si viaggia in strutture come queste, spesso lo si fa per cercare un contatto ancora più stretto con le persone del luogo... e ahimè questo è stato quello più distaccato di tutta la vacanza.

Sarà, magari, l'occasione per tornare in questa splendida zona.

Ad ogni contrattempo, insegnano i saggi, c'è sempre rimedio. 
Dopo una breve pausa in camera, si riparte con tanta voglia di scoperta e di esplorazione della zona circostante in direzione della spiaggia di Sa Colonia, che altro non è che la terminazione della precedente Baia Chia: anche qui, all'ombra dell'ennesima torre spagnola, assistiamo allo spettacolo del tramonto pianificando la cena, che -Trip Advisor alla mano- non può che vederci ospiti dell' ITTITURISMO NORA, situato nell'omonima località archeologica (Nora, appunto), una delle più bellelocation "mangerecce" in assoluto. :

5 su 5 stelle
Qualcuno scriveva che in questo posto sembra di stare sul ponte di una nave da crociera... non posso che confermare ampiamente.

Tutto fa atmosfera: dal piccolo ponte sopra lo stagno, percorso mentre il sole sta per lasciare la giornata, ai tavoli disposti adiacenti ad una vetrata sul mare... che con il movimento delle sue onde, ti comunica la sensazione di essere sopra una nave. 

Abbiamo scelto il menù degustazione, a 35 euro: credevamo di imbatterci in minuscole porzioni e di uscire da lì completamente affamati. 

In realtà ci siamo saziati... Sicuramente perchè le porzioni non erano, poi, così piccole... E principalmente perchè tra una portata e l'altra abbiamo aspettato un'eternità.

Eccola la nota dolente... il servizio...

Avevamo prenotato un tavolo al pomeriggio, ma appena siamo arrivati ci è stato chiesto di sederci su uno dei tavoli defilati rispetto alla vetrata... non siamo vip, né andiamo in giro ostentando le nostre ricchezze... questi ultimi, ahimè, sono i clienti "privilegiati", che sanno di potersi lamentare ed essere immediatamente accontentati.
 Come la coppia giunta dopo di noi: classico mocassino da strapazzo lui, atteggiamento da giocatore di golf e borsetta gioiello nelle mani di lei... ovviamente rifiutano il tavolo defilato, e per loro si libera all'istante quello vista mare... 

Così non vale, signori miei... ci sarebbe tanto da imparare!

Proseguendo nella serata, uno dei nostri primi arriva al tavolo freddo... lo mangiamo lo stesso, c'è molta confusione nel locale, sarà una svista e non vale la pena farla notare...
 Ma quando dopo i primi ci viene servito direttamente il dolce, saltando il secondo... dopo un'ora dal primo piatto... non possiamo tacere.

Peccato, davvero peccato per un servizio abbastanza approssimativo. 

La responsabile, a fine cena, viene a chiederci un giudizio, noi sentiamo di dover rispondere sinceramente.

E allora perchè un 5 nella valutazione? Perché la qualità del cibo è inestimabile; uno dei posti in cui abbia mangiato meglio in vita mia... 

La fantasia nel piatto sposa la tradizione, accostamenti di sapori che potrebbero sembrare sfrontati finiscono per sposarsi alla perfezione.
 
Non finirei mai di assaggiare ciò che mi viene servito...
 Se non fosse, appunto, per l'errore del piatto freddo, della portata saltata e dell'assegnazione del tavolo ad inizio della cena...
 
Le attese infinite ti fanno perdere, via via, l'appetito... ed è solo una cucina eccezionale, come quella dello chef, a risollevarlo di volta in volta di fronte alle sue nuove creazioni.

Il tavolo defilato rispetto alle coppie "vip" ti da un assaggio di Costa Smeralda, dove solo l'ostentazione paga...

I signori non sanno che il vero ospite "vip" di un ristorante, il critico di cucina, spesso si cela dietro un "misero" jeans e una maglietta.

Scappi il cuoco, se possibile... o si adegui il personale per non far scappare i clienti e far perdere credito alle strepitose abilità culinarie dello chef.

Insomma, qualcuno cambi prima che sia troppo tardi.

Il rientro al b&b ci vede pienamente soddisfatti per una giornata ricca di esplorazioni ed emozioni per gli occhi e il cuore: ad ogni lembo di spiaggia un battito in più.
Cos'altro ci riserverà il domani?

Nessun commento:

Posta un commento