Assidua lettrice di racconti di viaggio (dei Turisti per Caso), e recensore costante su Trip Advisor per quel che riguarda hotel, ristoranti e posti da visitare… Questa sono io, e la mia idea di racchiudere in un'unica pagina, la mia, tutti gli svariati contributi relativi ai miei viaggi nel mondo reale e in quello del gusto, di modo che esperienze, sensazioni, colori, sapori e giudizi possano insieme mescolarsi nel diario di un'esperienza di vita.

Panico da viaggio? Ci penso io! Sarò lieta di aiutarvi in ogni piccolo aspetto organizzativo… Scrivete sul blog o alla seguente pagina facebook: www.facebook.com/viaggiarecongiudizio

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domenica 26 gennaio 2014

TRA CIELO E MARE

Rivangando tra i ricordi impressi nella memoria digitale di un hard disk, ho ritrovato lui… il mio primo blog… o, meglio, il primo tentativo di un diario che raccogliesse pazientemente le emozioni di una vita appena sbocciata, come quella da Assistente di Volo…
Leggere di una divisa appena ritirata e un guardaroba che, pian piano, si tinge di rosso e grigio… 
… della prima chiamata di riserva per un volo davvero speciale, unico nella vita… 
… di una città, come New York, che nel caos disciplinato delle sue strade pian pianino ti entra dentro…
"Tra cielo e mare", in eterna sospensione tra l'azzurro di un cielo che, oltre le nuvole, proprio sopra la coda di un Airbus, regala sempre l'emozione di uno splendido sole, e le acque di un mare ferme a lambire la mia terra d'origine e le splendide destinazioni dei miei viaggi. 
Il pezzo che, maggiormente, cattura la mia attenzione è l'omaggio all'aeroporto che, per primo, ha da sempre accolto i miei tanti spostamenti.
E' in quel pezzo che si racchiudono le emozioni e le sensazioni legate al viaggio… perché viaggiare vuol dire allontanarsi, oppure riavvicinarsi…

1 maggio 2008, ore 16:35
Sono seduta di fronte al varco "Arrivi". Intorno a me una marea di gente. 
Baci, abbracci, sguardi felici, fieri di far ritorno a casa (tanti gli studenti fuori sede, che mi sembra di scorgere tra la gente), o desiderosi di un periodo di pace in un'isola ridente.
Il concetto dell' "arrivo a Catania" è sempre stato fonte d'ispirazione, per me. 
Sono atterrata in tanti aeroporti... italiani ed esteri.. ma la festa che si celebra all'aeroporto di Fontanarossa è un rituale magico e unico.
Il varco "Arrivi" è chiuso alla vista delle persone che popolano la sala d'attesa; solo due porte scorrevoli si aprono al passaggio di ogni singola persona che abbia già ritirato il proprio bagaglio dal nastro, rivelando di volta in volta alle persone in attesa un piacevole effetto sorpresa.. 
Quasi un "totoscommesse sul vediamo chi esce ora"…
Quando quelle porte pian piano si aprono, si viene letteralmente avvolti da un bagno di folla, e si percorre il piccolo sentiero obbligato sotto lo sguardo di gente in preda ad un'attesa trepidante, e sorrisi stampati su volti eccitati e gioviali. 
Sembra quasi di percorrere la passerella per la prima di un film, o per una sfilata di moda, sotto al calore dei flash provenienti dagli sguardi incuriositi dei presenti. 
E, una volta individuati i propri cari in mezzo al serpentone di gente, ci si inchioda bloccando -quindi- l'intera fila alle proprie spalle per concedersi a baci, abbracci, saluti struggenti, che proseguono poi al di là del piccolo percorso obbligato, dissolvendosi pian piano tra la folla.
Piace a tutti sentirsi per un attimo dei "vip", quando la porta si spalanca e si viene espulsi all'esterno, in mezzo a decine di occhi che ti guardano incuriositi e trepidanti. 
Piace perdersi nei saluti, in quelle espressioni colorite che solo un popolo come il mio a volte è capace di inventare. 
E piace a me osservare... e pensare di essere proprio io, nel mio piccolo, con il lavoro che faccio, uno dei vettori di tali ricongiungimenti.

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